Intervista a Ziad Majed, a cura di Bettina Foa e Barbara Bertoncin
Le speranze, sorte alla morte di Assad padre,
per quel giovane che aveva studiato all’estero, svanite nel giro di pochi mesi
con la repressione della “primavera di Damasco”; il rapporto opaco con gli
jihadisti, fin dai tempi della guerra in Iraq e una nuova generazione che in
Siria, come
in Tunisia ed Egitto, non ne può più di un
regime corrotto e liberticida; la totale assurdità dell’idea che Assad possa
essere la soluzione, quando invece è il problema. Intervista a Ziad Majed.
Ziad
Majed, ricercatore e politologo libanese, insegna studi mediorientali
all’American University di Parigi. Ha partecipato alla fondazione della
Sinistra democratica nel suo paese e alle mobilitazioni nel marzo 2005 che
chiedevano il ritiro delle truppe siriane dal territorio libanese. Vive in
Francia. Ha scritto Syrie, la révolution orpheline, Sindbad/Actes Sud, 2014.